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L'Architettura vive della natura, ne mette prodigiosamente in opera le leggi.

"Queste apparenze reali, effetto di leggi precise ed ineluttabili, ma legate nel loro esistere alle fasi dell'aerea battaglia che Le Corbusier descrive nel Poema di una giornata, battaglia incerta e ricca di fermenti, esaltano la vita stessa dell'opera architettonica, portando l'edificio dalla sua massima espressività alla propria perdita."


Francesco Venezia

Biografia di Francesco Venezia

Nato a Lauro [Avellino] nel 1944, si laurea in architettura nel 1970 presso la Facoltà di Architettura di Napoli.

Dal 1970 svolge attività di ricerca presso l'Istituto di Progettazione Architettonica dellla Facoltà di Architettura dell'Università Federico II e nel 1971 inizia l'attività professionale con Studio proprio a Napoli.

Dal 1974 collabora con a+u Architecture and Urbanism di Tokyo. Al laboratorio di progettazione "Belice '80" partecipa con alcuni progetti per Alcamo e Segesta: il pozzo che dalla forra del torrente porta fino al Tempio, passaggio fra le buie viscere della terra verso la luce, è un idea che sarà ripercorsa in seguito

Nel 1987 incaricato dalla Triennale di Milano di rappresentare Napoli per la mostra "Le città immaginate. Un viaggio in Italia. Nove Viaggi in Nove Città" coordina, insieme a Paolo Di Caterina, un rilievo critico del sottosuolo partenopeo.

Di questo primo periodo il Museo di Gibellina, espressione della memoria della città distrutta dal terremoto attraverso lo spolio di edifici ( Palazzo De Lorenzo ) e parti di edifici "ricondotti dal tempo a geografia".

Nel 1988 il Museo di Gibellina è stato selezionato per l'European Architecture Award Mies van der Rohe.

Prof. Ordinario di Progettazione Architettonica, insegna presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, è Prof. della Sommerakademie di Berlino, Visiting Tutor dell’Ècole Polytechnique Féderale di Losanna, Visiting Tutor della Graduate School della Harvard University.

È membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1998.

Nel 2003 Medaglia d’Argento del Presidente della Repubblica “ai benemeriti della cultura”.

Nel 2015 Medaglia d'Oro alla carriera della Triennale di Milano.

Nel 2019 riceve il Piranesi Prix de Rome alla carriera.

Tra le sue opere: Piazza Marginale-Lancelotti a Lauro (1974-1976), Teatro all'aperto a Salemi (1986), Palazzo Di Lorenzo a Gibellina (1981-1987), Piccolo giardino a Gibellina (1984-1987), Biblioteca Universitaria e Polo Universitario Giuridico ed Economico ad Amiens (1993-1997), Laboratorio prove materiali dello IUAV a Mestre (1995-2002).

Bibliografia

Museo a Gibellina - Francesco Venezia

Museo a Gibellina: Il cortile con il frammento di Palazzo Di Lorenzo

Quando mi fu chiesto di realizzare quel progetto ero interessato ad una particolare forma di architettura a cui bene potevo attingere per la realizzazione della struttura che ospitasse la facciata "spoliata" dalle Case di Lorenzo. Ritengo infatti che i progetti che si realizzano felicemente sono quei progetti il cui incarico viene conferito quando una determinata idea è giunta a maturazione.

Museo a Gibellina di Francesco Venezia

Museo a Gibellina: Il cortile con il frammento di Palazzo Di Lorenzo e la lunga rampa in basalto

[...] L'attenzione posta nella realizzazione del museo di Gibellina è legata anche al trauma subito vivendo lo scempio che, negli anni, ha subito la piazza di Lauro. In quel caso, anche per l'esiguità del finanziamento, si sono dovuti utilizzare materiali di spessore ridotto che non hanno saputo resistere agli oltraggi degli uomini.

Museo a Gibellina: La scultura di Pier Giulio Montano

Museo a Gibellina: La scultura di Pier Giulio Montano

A Gibellina viceversa mi sono deciso ad utilizzare un sistema di materiali, di spessori, di tecniche di montaggio, tali da garantire una notevole capacità di resistenza e di invecchiamento. Riflettendo sul fatto che, col tempo, gli agenti atmosferici avrebbero giocato a favore dell'opera stessa.


Francesco Venezia è un grande Architetto, un fine ma forte Poeta dell'Architettura.

Ebbi il privilegio di frequentarlo perché avendo sostenuto tutti gli esami di progettazione possibili, e non essendo ancora soddisfatto di quello che avevo imparato girovagavo e frequentavo tutti i corsi di Progettazione Architettonica fin che trovai lui che teneva una lezione in un piccolo box.

Quando entrai stava citando il Leopardi, l'inpietrata lava.

Seguii tutte le sue lezioni, anche se non dovevo più sostenere esami di progettazione, e dopo qualche mese, quando fu incaricato dalla Triennale di Milano di rappresentare Napoli per la mostra "Nove Viaggi in Nove Città", mi invitò a far parte del suo gruppo che comprendeva fra gli altri lo Storico dell'Architettura ed Architetto Paolo Di Caterina, l'Architetto Gabriele Petrusch, gli Architetti Consuelo de Michele e Marina Borrelli, il Fotografo Mimmo Jodice, e gli Architetti Pier Paolo Guzzo e Marilena Vicino fondatori in seguito della GUVI PROGETTI e l'Architetto Ottavio Notaro calabresi come me.

Eseguimmo un rilievo critico e poetico del sottosuolo, fondamentalmente Greco Romano, di Napoli; teso a scavare oltre le radici del costruire, ad affondare le mani nello spessore del suolo per ricercare le origini dell'Architettura Mediterranea.

Sottosuolo partenopeo e architettura ipogea greco romana; Napoli, Cavità nel Monte Echia

All'inaugurazione della mostra per problemi personali a Milano non andai. Il Prof. Venezia dopo mi disse che l'allora Presidente del Consiglio On. Bettino Craxi si soffermò a lungo a visitare la nostra sezione e ci fece dei grandi complimenti.

Per me fu soprattutto l'esperienza di lavorare fianco a fianco con un grande Architetto e di imparare che l'Arte abbisogna di molta fatica e di una vita votata all'Arte.

Francesco Saverio Alessio, 2003


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Questa è una sezione di florense.it web site dedicata all'Architettura Mediterranea che, dalla Mezquita de Cordoba alla Villa Malaparte di Adalberto Libera e alla Villa Iovis di Tiberio sulle rupi di Capri , da Napoli ed i Campi Flegrei con la Casina Vanvitelliana sul Fusaro di Carlo Vanvitelli, alla Sicilia e al Museo di Gibellina di Francesco Venezia, dalla Cappella di Ronchamp di Le Corbusier all'Abbazia Florense di Gioacchino da Fiore, attraverso il sottosuolo partenopeo, l'architettura ipogea delle caverne Greco Romane esposte alla XVII Triennale di Milano, fino al Global Village Square di Derrick De Kerchove, il restauro, le epoche, le migrazioni culturali, a volte le perdite, a volte le contaminazioni architettoniche, attraverso valori diversi e diverse religioni, le valenze estetiche, con l'apporto di scritti personali e di altri Autori, di fotografie, disegni ed altri tipi di rappresentazioni iconografiche, rendering 3D, cad, vuole indicare un percorso di riflessione su questo argomento.

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